Ieri sono andata a vedere “Dietro i candelabri” un film di Steven Soderbergh con un Michael Douglas e Matt Damon decisamente trasformati.
E’ la storia del pianista e show-man Liberace (Michael Douglas), la cui carriera si sviluppò negli anni 50-70, o forse sarebbe meglio dire è la storia di lui e del giovane compagno Scott Thorson (Matt Damon), iniziata alla fine degli anni 70.
Una vita nello spettacolo, una vita di apparenza, di esagerazioni, eccessi ma anche di segreti non confessati (uno stile di vita chiaramente gay che tuttavia è sempre stato negato), di solitudine, di sofferenza…..un mondo kitsch (decisamente “pesante” la costosa villa del protagonista) nel quale i gioielli, il denaro, le pellicce, lo sfarzo sembrano voler colmare un vuoto….. un vuoto che niente e nessuno potrà mai colmare.
Erano anche gli anni in cui l’AIDS entrava prepotente a sconvolgere le nostre vite, a seminare il terrore per un male tanto sconosciuto quanto devastante.
Bravi entrambi gli attori… certo il trucco ha contribuito non poco a trasformarli ma l’interpretazione è comunque di tutto rispetto.
Cri
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